Parassiti cardiopolmonari dello sciacallo dorato

Parassiti cardiopolmonari dello sciacallo dorato

È in corso un lavoro di estrapolazione dati riguardo ai parassiti cardiopolmonari dello sciacallo dorato (Canis aureus) in Friuli Venezia-Giulia. I dati estrapolati indicano la presenza di un parassita non previamente confermato negli sciacalli del nostro territorio, Dirofilaria immitis. Non solo, sono stati confermati anche tre casi di co-infezione con un altro parassita, Angiostrongylus vasorum, la cui presenza già confermata da tempo.

Le specie hanno sintomi simili negli ospiti, difatti, risiedono entrambe nelle arterie polmonari o nella parte destra del cuore nell’individuo che infettano, e, nel lungo andare, ne compromettono le funzioni fisiologiche. Sintomi nel canide possono variare dall’affannamento, alla tosse o, nei casi più estremi, a complicazioni cardiache.

Sebbene i casi siamo pochi e limitati ad una manciata di individui selvatici, è importante tenere sott’occhio la situazione. Sia D. immitis che A. vasorum possono infettare altre specie selvatiche, quali la volpe (Vulpes vulpes) o il lupo (Canis lupus), e possono anche essere trasmette ai cani domestici.

Studi e analisi svolte in tutt’Europa stanno osservando un aumento nei numeri di queste specie di parassiti; quindi, una infezione dello sciacallo dorato in FVG nella non era inaspettata, ma comporta comunque un dato interessante dal punto di vista accademico e sanitario.

Dato che, negli ultimi decenni, il progressivo avvicinamento della fauna selvatica ai centri urbani e nelle aree peri-urbane ha portato sempre più contatto tra esse e cani domestici, è probabile che nel tempo vedremo un aumento graduale di casi anche nei nostri amici a quattro zampe.